L’Immacolata di Codogno – La chiesa, il voto, la statua
Il restauro è sempre un momento importante per l’opera d’arte: si migliorano le condizioni atte a garantirne la conservazione futura e si recuperano, per quanto possibile, i valori formali e stilistici espressi dall’artista. Ma l’intervento diretto sul bene (in questo caso si tratta di una pulitura finalizzata a rimuovere i depositi del tempo dalla superficie marmorea della scultura dell’Immacolata Concezione) è anche l’occasione per stimolare gli studi e la ricerca sul bene stesso. Il restauro, quindi, è un vero e proprio atto
di conoscenza che, partendo dall’osservazione ravvicinata del manufatto e dall’analisi delle caratteristiche tecniche, diventa stimolo prezioso per ulteriori approfondimenti, capace, in qualche caso, di portare anche a vere e proprie scoperte.
Proprio questo è successo per la statua dell’Immacolata Concezione conservata nella nicchia del presbiterio, alle spalle dell’altare maggiore, della chiesa di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata, uno dei simboli della parrocchiale e un’opera che incarna un profondo legame con la città di Codogno. Qui la scoperta fortuita e inattesa della firma dell’autore incisa sul basamento della statua, avvenuta per merito del sagrestano Andrea Corvi e resa nota da Luisa Luccini attraverso la stampa locale, ha ricondotto l’opera alla mano di Siro Zanelli, scultore di pieno Seicento, di origini pavesi, attivo a Milano per la Fabbrica del Duomo e per la prestigiosa famiglia Borromeo, meritevole di uno studio che ne approfondisse finalmente l’attività con tanto di ricco apparato bibliografico a corredo.
(estratto dall’Introduzione di Gabriella Mantovani)
In occasione della sagra 2024 abbiamo presentato il secondo volume della collana, la biografia di un sanfioranese illustre del Settecento, un filosofo, un religioso, uno scienziato, padre Carlo Giuseppe Bignamini da San Fiorano del quale si è appena celebrato il trecentesimo anniversario dalla nascita. Non perdetevi questa uscita. Il volume sarà ovviamente omaggio per i nuovi soci e per i rinnovi associativi di quest’anno (la campagna come ormai sapete parte proprio con la sagra 2024). Per chi non avesse ancora ricevuto il primo volume ne faccia richiesta al Quadriportico. Ne potrà avere una copia con una piccola donazione di almeno quindici euro scrivendoci a
Nove mesi fa veniva presentato al pubblico il primo volume della collana I Dialoghi voluta dal Quadriportico per divulgare sul territorio la conoscenza del nostro patrimonio storico artistico culturale e ambientale. Il volume presentava un intenso ed esaustivo progetto multidisciplinare per la salvaguardia di quell’importante monumento sanfioranese che va sotto il nome di Mortorino. Potete rivedere di seguito la presentazione del presidente nella quale si spiegano le ragioni di una collana come I Dialoghi ed i contenuti del primo volume.