La Torre dell’Uccellaia (detta anche Torre della Costa o Torretta) è un interessante edificio all’interno del patrimonio storico del territorio sanfioranese fatta costruire dai Pallavicino Trivulzio nel 1846 e ceduto dagli eredi Barbiano di Belgiojoso al comune di San Fiorano circa un anno fa. L’anno di costruzione dell’Uccellaia è riportato nella Denuncia delle “nuove costruzioni, degli aumenti e dei miglioramenti stabili e sostanziali verificatisi” nei fabbricati di proprietà del marchese Giorgio Guido Pallavicino Trivulzio. Nella scheda documentale di Lombardia Beni Culturali, si legge che “nell’anno 1846 venne alla Costa costrutto un sito ad uso ripostiglio da Ortolano, comunemente denominato La Torre della Costa, composto di un locale terreno ed uno superiore con solaro a tetto“. La torre dell’Uccellaia, segnata nel catasto Lombardo Veneto al numero di mappa 996 è un corpo unico a torre di forma esagonale composto da tre piani (terra, 1° piano e sottotetto)
Già nel rapporto scaturito dal sopralluogo effettuato nel lontano 2001 dai tecnici di Lombardia Beni Culturali per redigere la menzionata scheda documentale si legge: “L’intera torre presenta fenomeni di degrado avanzati e in rapida progressione. Lo scivolamento dei coppi provoca infiltrazioni di acque meteoriche, che innescano fenomeni di marcescenza dell’orditura lignea della copertura e del solaio. Il cannucciato del solaio del primo piano è già in parte ceduto. Si è rilevata inoltre la presenza di umidità di risalita capillare nelle strutture verticali. Il degrado degli intonaci interessa sia l’interno che l’esterno”. https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LO420-00036/
Oggi la situazione è persino peggiorata come si può evincere dalle due fotografie pervenuteci dal sindaco Ghidelli a cui va riconosciuto l’onore ed il coraggio di essersi accollato il compito di tentare un intervento di salvaguardia di un bene dall’indubbio fascino storico e paesaggistico, oggi in stato di degrado assoluto.
Come associazione vogliamo metterci a fianco del sindaco Ghidelli per cercare sul territorio un aiuto concreto nel far tornare in stato usabile, per scopi tutti da ragionare, un bene così caratteristico per il nostro territorio. Le idee sono molteplici, una fra le tante, che riteniamo molto interessante, pervenutaci da alcuni nostri soci, è quella di coinvolgere le associazioni ornitologiche del territorio o addirittura quelle di livello nazionale per verificarne l’interesse ad affiancarsi al sindaco nell’azione di ripristino prima e nell’utilizzo successivo di questo interessante edificio pubblico. Potrebbe diventare perché no, una volta restaurato, un luogo di cultura ornitologica, una torre di avvistamento, un ritrovo di appassionati di avifauna, un luogo per ospitare mostre sulla natura e sul territorio etc etc.
Apriamo da queste pagine una richiesta a tutto il territorio lodigiano. Fateci sapere, mandateci le vostre idee, la vostra disponibilità a collaborare fattivamente con noi e con l’amministrazione comunale per questo nuovo interessante progetto.